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Guida a Immortal Fenyx Rising Switch.

La leggenda di Fenyx nasce dalle parole di Prometeo, il titano imprigionato da Zeus per aver donato il fuoco agli uomini. Incatenato sul picco di una montagna, preda dei venti glaciali e di un’aquila che gli divora il fegato, il veggente viene raggiunto dal signore dell’Olimpo, che ha disperato bisogno di una risposta: come sconfiggere Tifone? Come fermare l’ascesa del titano scappato dal Tartaro che ha trasformato l’umanità in pietra e ora punta all’eliminazione degli stessi Dei? Stretto un patto che mette in palio la sua libertà in cambio della risposta, Prometeo comincia a raccontare…

Deus Ex Machina. Per i giocatori la leggenda di Immortals: Fenyx Rising inizia qui. Come prima cosa ci viene chiesto di dare un aspetto all’eroe che giace privo di conoscenza, sulla spiaggia costellata dai resti di un violento naufragio. Potete scegliere se uomo o donna, il tipo di acconciatura, la voce (maschile o femminile), il colore degli occhi e dei capelli e la fisionomia del volto. L’editor è molto semplice e non offre le infinite possibilità generalmente presenti nei giochi di ruolo, questo perché Immortals: Fenyx Rising, sviluppato dallo studio di Ubisoft già responsabile di Assassin’s Creed: Odyssey e inizialmente presentato con il titolo di Gods & Monsters, non è un gioco di ruolo. L’isola d’Oro su cui è ambientato è un grande ambiente aperto, ma gli eventi che formano la missione principale – che come vedremo più avanti è sostanzialmente l’unica – non possono essere modificati dalle scelte del giocatore, e i dialoghi fra i diversi personaggi non offrono la possibilità di scegliere fra diverse risposte. Il tutto può essere definito in poche parole come la versione videoludica di un mito greco, tanto che la narrazione è portata avanti il più delle volte dalla voce fuori campo di Prometeo e da quella di Zeus, che non perde occasione per interrompere il titano e aggiungere commenti o dettagli più o meno affidabili. Questa meccanica, oltre a offrire per tutto il tempo simpatici siparietti fra i due, e alcuni fra i più riusciti momenti comici del gioco, si sposa perfettamente con la cifra stilistica del gioco. Una volta data voce e forma a Fenyx, che nel mio caso ha assunto i tratti di un’eroina dai corti capelli bianchi, ho iniziato a esplorare la misteriosa terra sulla quale mi avevano depositato i marosi della tempesta. Nell’economia del gioco la prima area è una palestra a cielo aperto, dove ho potuto prendere dimestichezza con il sistema di combattimento, i diversi tipi di sfide ambientali e la progressione del personaggio. Spina dorsale del gameplay sono i quattro oggetti mitologici che Fenyx raccoglie proprio in questa prima fase di gioco: la spada di Achille, l’ascia di Atalanta, l’arco di Odisseo e i parabraccia di Eracle. Se le armi servono principalmente per affrontare i nemici che il Tartaro sta risputando nel mondo, con l’arco utile anche nella soluzione di diversi enigmi, i leggendari parabraccia di Eracle costituiscono l’elemento fondamentale da sfruttare per la soluzione dei rompicapo presenti sull’isola di Immortals: Fenyx Rising. Donando a Fenyx la forza del celebre semidio, sbloccano quello che può essere visto come il potere della telecinesi, con il quale diventa possibile attrarre e spostare rocce, tronchi e altri elementi dello scenario, per scagliarli contro i nemici o usarli come elementi chiave per la soluzione degli enigmi. Sparse per tutta la mappa, infatti, vi sono diverse Sfide Mitiche. La sfida di agilità, come facilmente intuibile, richiede di completare un dato percorso entro un limite di tempo. Quella dedicata ad Odisseo, rifacendosi al poema di Omero, mette il giocatore di fronte ad una serie di anelli attraverso i quali bisogna guidare la freccia di Apollo, un potere divino che arriva insieme all’arco e che genera una freccia guidata. La Sfida Costellazione prevede invece il recupero di alcune sfere di vetro, contenenti le stelle, da piazzare secondo un preciso schema su una piattaforma. In questo caso l’elemento cervellotico è dato dal processo di recupero delle sfere, spesso nascoste o bloccate all’interno di gabbie da aprire risolvendo enigmi minori. La sfida mosaico, infine, chiede di ricomporre un dipinto spostando le diverse mattonelle, in un gioco di incastri che ricorda molto quei rompicapo dove bisognava rimettere in sequenza i numeri spostando i tasselli in un preciso ordine. Il premio per tutte queste attività sono le monete di Caronte da spendere per il potenziamento della protagonista. Non si tratta però dell’unico modo con cui rendere Fenyx più forte.

Il guardaroba dell’eroe. La personalizzazione del protagonista passa sia per la definizione di alcuni tratti fisionomici che per l’equipaggiamento indossato. Nel primo caso la scelta non è definitiva, in quanto presso la sala degli Dei è possibile cambiare aspetto, sesso e dettagli in ogni momento. Per quanto riguarda l’equipaggiamento, il team ha ripreso un meccanismo presente in Assassin’s Creed: Odyssey che permette di applicare la skin di un pezzo dell’equipaggiamento su un altro, lasciando così libero il giocatore di sfruttare i bonus della spada di Achille, ma con l’aspetto più accattivante di quella del Vento. Combattendo, o aprendo gli scrigni del tesoro, si possono raccogliere dei Frammenti Adamantini da spendere presso le forge per potenziare armi e armature. In questo caso, anche se nel corso dell’avventura si trovano diversi tipi di spade, archi e asce, il potenziamento riguarda la categoria. Le tre armi, infatti, causano un danno predefinito indipendentemente dalla versione che si sta utilizzando. Lo stesso vale per le armature. A cosa serve quindi trovare diverse versioni di spada o ascia, se non arco? Per i bonus passivi che queste offrono. Se è vero che tutte le spade fanno lo stesso danno, ognuna di essere offre un bonus differente. Si va da un maggior danno negli attacchi aerei, al recupero di vita per ogni schivata perfetta, o all’aumento dell’effetto stordimento sui nemici in caso di una parata con il giusto tempismo. Si tratta di una scelta di gameplay che semplifica la gestione del personaggio, ma che non necessariamente toglie profondità. Nel mio caso, avendo la mentalità del carrarmato, ho sempre cercato di sfruttare i pezzi di equipaggiamento che mi davano bonus alla vita o al danno, i giocatori più portati per uno stile di combattimento più ragionato o evasivo, possono, ad esempio, puntare ai bonus che offrono una maggior resistenza o un aumento temporaneo delle statistiche in caso di schivata. Questi sono solamente alcuni esempi possibili, perché Immortals: Fenyx Rising offre un discreto numero di armi e armature da scovare nei meandri dell’Isola d’Oro, e tutte poi hanno almeno tre differenti personalizzazioni stilistiche. Per quanto riguarda gli scontri veri e propri, chi ha giocato ad Assassin’s Creed Odyssey non potrà che notarne la somiglianza. Il tutto è delegato a grilletto e dorsale destro (è comunque possibile personalizzare lo schema dei comandi dal menu delle opzioni). Con il dorsale si effettua un attacco leggero con la spada, con il grilletto uno pesante con l’ascia. Al netto del diverso danno inflitto e della velocità con cui si esegue l’attacco, l’alternanza fra le due armi serve anche per stordire i nemici. Con i colpi dell’ascia di Atalanta si riempie la barra dello Stordimento che, una volta piena, causa l’atterramento dei nemici e offre diversi secondi utili per piazzare il maggior numero di danni possibili. Alternando queste meccaniche con i possenti effetti dei poteri divini acquistabili con le monete di Caronte, Immortals: Fenyx Rising offre degli scontri che non sono fra i più puliti o ragionati in circolazione, ma che offrono comunque un appagante senso di spettacolarità e, in alcuni casi, di sfida. Su quest’ultimo termine vorrei spendere due parole: ho trovato la difficoltà di Immortals: Fenyx Rising ben equilibrata, sempre tenendo conto della natura del gioco. Io ho completato l’avventura in modalità Normale, che come scritto nella schermata di scelta, è il livello di difficoltà con cui il gioco è stato pensato dal team di sviluppo. Nel corso della mia esperienza ho visto il tasso di sfida crescere in modo costante, senza particolari strappi o momenti di frustrazione. I nemici iniziali pian piano lasciano posto a delle versioni più coriacee, riconoscibili per una cornice argentata o dorata intorno alla barra della salute, così che non mi sono mai trovato nella situazione in cui Fenyx, all’apice della sua forza, vagava per l’Isola d’Oro falciando gli avversari come ramoscelli secchi. Purtroppo, però, si tratta di una variazione basata solamente sulla quantità di colpi che i nemici possono sostenere prima di schizzare via in una nuvola di fumo – fra l’altro questo effetto grafico, simile ad un palloncino senza nodo che scappa verso il cielo, è molto simpatico da vedere. Per quanto i diversi tipi di avversario presenti non siano pochi (abbiamo arpie, meduse, minotauri, ciclopi, grifoni, chimere, e altri mostri presi dalla mitologia, oltre a soldati ed animali), si incontrano bene o male già tutti nelle prime fasi di gioco e non variano mai il loro pattern di attacco. Le Sfide Mitiche e quelle ambientali, dal canto loro, sono ben bilanciate. Non possono essere definite complicate o particolarmente impegnative, ma hanno il pregio di essere articolare, ben costruite e varie. Come intuibile dalla descrizione del funzionamento dei parabraccia di Ercole, la gran parte si basa su enigmi di natura fisica e da questo punto di vista Immortals: Fenyx Rising è impeccabile. I meccanismi funzionano sempre e si prestano anche all’inventiva del giocatore. Più di una volta, di fronte a piattaforme da attivare posandovi sopra oggetti leggeri o pesanti, non mi sono accorto di un cubo di metallo utile allo scopo nascosto nelle vicinanze, ma vagando nei dintorni ho recuperato pietre o tronchi e risolto comunque l’enigma. Infine, per completare la descrizione delle fondamenta del gameplay, mancano due elementi: la resistenza e le pozioni. La prima, che si consuma nel momento in cui ci si arrampica, si sfruttano i poteri divini, si nuota o si vola, anzi plana, con le ali di Dedalo, può essere potenziata grazie ai fulmini di Zeus. Questi si trovano alla fine delle Cripte del Tartaro, dungeon del sottosuolo presenti sulla mappa, che sono di fatto delle enormi compilation di enigmi ambientali molto simili ai santuari di Zelda: Breath of the Wild. Le pozioni, invece, servono per recuperare salute, resistenza o per aumentare momentaneamente attacco o difesa. Possono essere create nei calderoni di Circe presenti sull’isola, e per realizzarle bisogna raccogliere ingredienti come i funghi blu, i melograni, il nettare di fiore o i fichi dell’Olimpo. Arrivati a questo punto molti di voi avranno notato le palesi somiglianze con il capolavoro di Nintendo, e non solo per le Cripte del Tartaro. Il sistema della resistenza, il fatto che la mappa è disponibile nella sua interezza fin da subito, l’idea di mettere in campo quattro eroi corrotti da Tifone per ostacolare Fenyx (così simili ai quattro colossi di Zelda), rendono lampante la fonte concettuale alla base di Immortals: Fenyx Rising e per questo inizialmente avrei voluto dare una bella tirata d’orecchie a Ubisoft. Progredendo nella mia partita, però, ho realizzato in modo sempre più netto e confortante, che l’opera della casa francese, partendo da fondamenta così palesemente simili a Zelda, riesce poi a proporre una sua visione e una sua personalità. Inoltre, anche se il gioco di ruolo per Switch rimane una prova di forza notevolmente superiore in termini di profondità del gameplay, è un’esperienza vivibile solo da chi possiede Switch. Per fare un paio di esempi: in Immortals: Fenyx Rising oltre alla capacità di spostare gli oggetti con i parabraccia di Ercole non vi sono altri poteri dai connotati fisici e il discorso delle pozioni si limita ai quattro esempi descritti sopra, il che non è minimamente paragonabile alla pletora di ricette ed effetti realizzabili con gli ingredienti di Zelda: Breath of the Wild. Infine, in ultima ma non ultimo, c’è la storia, il fulcro dell’esperienza di Immortals: Fenyx Rising.

Il cammino dell’eroe. Tutti i poteri e gli oggetti leggendari donati a Fenyx sulle Rocce Cadute a cosa servono? A sconfiggere Tifone, ovviamente. Per farlo però, la novella guerriera non può semplicemente puntare la bussola verso lo spaventoso vulcano al centro dell’isola e incrociare le lame con il titano. Tifone, prima di prendere il controllo dell’Isola d’Oro e tramutare l’umanità in pietra, ha avuto la forza per sconfiggere da solo gli Dei dell’Olimpo e i loro campioni, ed è proprio dalla divinità greche che Fenyx deve ricostruire la resistenza al piano di conquista pensato dal fuggitivo del Tartaro. Una volta completato lo scenario delle Rocce Cadute, Fenyx viene invitata nella sala degli Dei, un hub dove è possibile spendere le risorse descritte prima per potenziare le proprie caratteristiche, e fare il punto della situazione insieme al suo primo alleato: Ermes. Il messaggero degli Dei, nonché dio dei poeti, degli oratori, del commercio e dei ladri – tutte qualifiche che non manca di dimostrare nelle sue chiacchierate con Fenyx – spiega alla sua campionessa che gli Dei non sono scomparsi, ma sono stati trasformati in qualcos’altro da Tifone. Lo scopo di Fenyx, a quel punto, diventa quello di trovare gli Dei nella loro nuova forma e farli tornare all’antico splendore recuperando le loro essenze. Gli Dei da salvare sono quattro e i nomi sono facilmente intuibili dalle altrettante zone della mappa a loro dedicate che circondano il vulcano di Tifone. Anche se è possibile affrontare le diverse missioni che portano alla loro liberazione nell’ordine preferito, la forza dei nemici e il tasso di sfida degli enigmi è strutturato in modo tale da spingere il giocatore a concentrarsi prima sulla parte meridionale dell’Isola, così da arrivare giustamente preparato nei territori settentrionali. Una volta decisa la porzione da esplorare, il giocatore deve raggiungere la colossale statua dedicata alla divinità del posto per diradare la nebbia che copre la mappa e, tramite la visuale concentrazione, individuare tutti i punti di interesse dell’area. Quando il mirino incrocia uno di questi punti (che possono essere scrigni del tesoro, cripte del tartaro, sfide mitiche o altri collezionabili) questi vengono aggiunti alla mappa. Ripulire un’area significa raccogliere gli elementi necessari per rendere Fenyx più forte e permetterle di avanzare nell’avventura. Come detto in precedenza, buona parte della narrazione è affidata alla voce fuori campo di Prometeo e della sua spalla comica, Zeus. Man mano che i due parlavano e si punzecchiavano ho notato che molte delle battute giocavano sul doppio senso e il più delle volte di carattere sessuale. Seppur non scada mai nell’esplicito o nel volgare, mi riesce difficile immaginare che un giocatore giovanissimo possa cogliere il senso di molti dei dialoghi e delle allusioni. Il che per certi versi è un bene, ma allo stesso tempo crea uno scollamento fra quello che il team di sviluppo ha realizzato in termini di gioco e quello che ha scritto in termini di sceneggiatura. La liberazione vera e propria degli Dei, però, avviene seguendo un ciclo di missioni dedicate, che culminano nel recupero dell’essenza. Queste missioni sono ritagliate su quella che è la caratteristica del Dio di riferimento. Nel momento in cui Fenyx decide di liberare Ares, il dio della Guerra, deve aspettarsi molti scontri e combattimenti e un minor tasso di enigmi, cosa sostanzialmente inversa a quanto avviene con Atena. Questi cicli di missioni sono sicuramente la parte più interessante e riuscita del gioco, sia perché portano avanti la narrazione con intermezzi, dialoghi fra Prometeo e Zeus e fra gli Dei stessi, nello stesso modo leggero e carico di umorismo che contraddistingue tutto Immortals: Fenyx Rising, sia perché i diversi cicli di missioni sono diversi fra loro, vari e capaci di ingaggiare il giocatore in sfide sempre diverse. Su questo aspetto a brillare maggiormente sono le fasi finali, quando Fenyx si avventura nelle Cripte degli Dei per recuperare la loro essenza. Queste cripte sono una versione extra-large di quelle del Tartaro e mettono alla prova tutti i poteri e i meccanismi acquisiti durante l’esplorazione. Ho apprezzato molto il fatto che ognuna di queste cripte non abbia mai fatto un mero esercizio di copia e incolla dalle altre, ma ognuna sia stata pensata e sviluppata in modo molto differente e con al centro la figura del Dio alla quale è dedicata. Per fare un esempio: la cripta di Efesto si basa interamente su enigmi caratterizzati dalla gestione delle correnti d’aria generate dai fuochi della sua forgia. Nel complesso sono sfide con il giusto livello di difficoltà, più articolate e strutturate di quelle minori, ma mai frustranti o impossibili da decodificare. Va anche detto che, verso la fine del gioco, il sistema di queste maxi cripte viene un po’ abusato. Il ritmo della narrazione aumenta, i nodi vengono al pettine e il giocatore si trova ad affrontare una lunga sequenza di sfide ed enigmi che, considerando che Fenyx viene da una ventina di ore di attività simili, appesantisce gli ultimi atti del mito e chiede al giocatore un impegno, in termini di tempo, che allunga il brodo un pelo oltre il necessario. Si tratta comunque di una critica circostanziata alle fasi finali e che può essere mitigata dal fatto che è possibile in ogni momento uscire dalla cripta, esplorare l’Isola d’Oro e tornare all’interno della sfida riprendendo da uno dei checkpoint presenti lungo il percorso.

Cantami o Diva. Alla luce di tutti questi elementi, la mia permanenza sull’Isola d’Oro ha fatto emergere pochi difetti, sia di natura tecnica che concettuale (a dire il vero quelli di natura tecnica rasentano lo zero nella versione provata). Nel complesso Immortals: Fenyx Rising mostra il fianco solamente nel momento in cui si realizza che la trama guidata e il mondo aperto, ma privo di eventi casuali, restituiscono un falso open-world. Certo, è possibile esplorare a discrezione in lungo e in largo la mappa, godendo delle bellissime scenografie che nulla hanno da invidiare a titoli con approcci stilistici più realistici – l’impatto visivo dei panorami di Immortals: Fenyx Rising è notevole e le diverse aree dell’isola sono caratterizzate e ricche di particolari di pregio – ma a conti fatti si tratta di un enorme tappeto sul quale sono sparse le briciole dei tesori e delle sfide da raccogliere e completare. Chi non ha l’animo del collezionista, per non dire del completista, potrebbe vedere in ciò un facile elemento di tedio sul lungo periodo. Di contro, però, la curva di difficoltà ben bilanciata non genera episodi di grinding ed è possibile godere di una progressione verticale in modo fluido, senza notevoli momenti di fermo forzato per la crescita del personaggio. Inizialmente ho affrontato la prima zona dell’isola dedicando molto tempo anche ai tesori opzionali e alle sfide mitiche, cosa che mi ha permesso di arrivare a controllare una Fenyx abbastanza tosta da procedere più speditamente nel resto dell’avventura, conclusasi con poco meno di trenta ore sul cronometro. Chi volesse dedicarsi maggiormente al collezionismo può aggiungere, a spanne, altre dieci ore. Nel gioco sono presenti delle piccole missioni secondarie, ma non offrono premi particolarmente rilevanti e non occupano mai più di pochi minuti per essere completate. Alla fine è possibile anche ricominciare l’avventura con la modalità Nuova Partita+ che azzera la trama ma lascia i potenziamenti acquisiti per il personaggio.

Verdetto. È innegabile che Immortals: Fenyx Rising deve molto, per la creazione delle sue fondamenta, a Zelda: Breath of the Wild, ma è altrettanto innegabile che l’opera Ubisoft riesce a trovare una sua strada e a proporre una visione coerente. Immortals: Fenyx Rising tiene fede in modo costante alla seconda parte della parola videogioco, e il lavoro fatto in questo senso offre molte ore di divertimento con dei picchi di intrattenimento e sfida ben confezionati. Chi non apprezza molto gli open-world, dove il fulcro è la raccolta di tesori e il completamento delle sfide, potrebbe percepire più degli altri un senso di ripetitività, che però mai diventa vera e propria noia e che si avvantaggia di una realizzazione tecnica pulita. Personalmente ho apprezzato ogni minuto trascorso sull’Isola d’Oro e arrivato alla fine mi è dispiaciuto dover salutare quella famiglia disagiata che popola l’Olimpo. Molto probabilmente, mentre starete leggendo queste parole, sarò tornato a sfruttare le correnti ascensionali per recuperare quanto lasciato indietro durante la mia battaglia contro Tifone e per farmi scrivere una mail da Ubisoft in cui mi viene chiesto di ridurre l’abuso della modalità fotografica.

Account Ubisoft. Una pecca, se così possiamo definirla di questo titolo per Switch, è stata la scelta, a nostro avviso infelice, fatta da Ubisoft di “obbligare” di fatto il giocatore a dover registrare un account Ubisoft per poter avviare il gioco. Una volta avviato il gioco appena acquistato sulla vostra switch, verrà effettuato un importante aggiornamento software che, tra le varie cose modifica in modo sostanziale il menu di avvio del gioco; integrando Ubisoft Connect. Avviando il gioco per poter giocare al titolo verrà richiesto obbligatoriamente l’inserimento di un account Ubisoft; senza tale passaggio ogni volta che cercherete di avviare il gioco verrete sempre rimandati ad un fastidioso popup che vi chiederà di inserire i dati del vostro account. All’atto dell’acquisto online del gioco, non eravamo stati avvisati di questa necessità… osservando però con attenzione il retro della scatola da gioco è possibile però trovare quanto riportiamo: “Per giocare a questo gioco è richiesta la creazione di un account Ubisoft. Connessione ad internet necessaria per accedere alle funzionalità online e sbloccare contenuti aggiuntivi…”. Purtroppo anche la modalità “offline” non viene avviata senza passare dalla registrazione dell’account e questo sinceramente ci ha indispettito non poco. Come giocare a Immortal Fenyx Rising senza avere un account Ubisoft. Per ovviare al problema si possono percorrere due strade.

  • La prima è quella di mettere la console in modalità aereo. Dopo aver eseguito questa operazione possiamo lanciare il gioco utilizzando la console in modalità portatile (questo perchè non è possibile impostare la modalità aereo quando la console è alloggiata nel dock) .
  • Se invece volete giocare a questo titolo con la console collegata alla televisione e quindi alloggiata nel proprio dock di carica, l’unica strada che potete percorrere è la seguente. Nelle impostazioni di internet della console, dovete togliere il segno di spunta dalla voce “connessione automatica” della vostra connessione internet impostata. A questo punto procedete spegnendo la console e successivamente riavviatela. Dovreste a questo punto notare l’assenza di connessione internet (facilmente visibile osservando l’icona relativa allo stato della connessione WiFi). A questo punto, aprendo il gioco è possibile avviare l’avventura senza imbattersi nel fastidioso popup di richiesta di inserimento dei dati del proprio account Ubisoft. Va da se che, a questo punto, se necessitate di una connessione per qualsiasi motivo mentre utilizzate la vostra console, dovrete recarvi nelle impostazioni di internet ed attivare manualmente la connessione ad internet. Come detto, la scelta di Ubisoft di non permettere l’avvio della modalità “offline” senza dover di fatto staccare la nostra console dalla rete internet ci ha infastidito parecchio. E’ chiaro che lo scopo di questa iniziativa era di permettere l’acquisto di nuove armature, DLC e altro sia dal menu principale che all’interno del gioco ma, di fatto, gestita in questo modo risulta scomoda e soprattutto poco sicura per i giocatori minorenni che giocando a questo titolo rischiano di acquistare involontariamente, utilizzando soldi veri, le attrezzature di combattimento, pozioni e altro. Considerando che il PEGI assegnato è 12; quando riportato in precedenza si riferisce in particolare a quella fascia di età compresa tra i 12 e i 17 anni .

Consigli per iniziare a giocare a Immortal Fenyx Rising. In questa piccola guida per principianti di Immortals Fenyx Rising spiegheremo innanzitutto i sistemi di base ed i modi migliori per esplorare, combattere e aggiornare la vostra attrezzatura. Salvare l’intero pantheon greco non è certo un compito da poco e per sottrarre alcune delle figure mitologiche più famose dalle grinfie del male, dovrete collegare ed esplorare diverse aree. Il modo in cui sceglierete di salvare i vostri dei dipende interamente da voi.

Ad ognuno la sua mappa. Le mappe nei grandi giochi Ubisoft tendono ad essere piene di icone, tra posizioni di power-up, missioni secondarie e oggetti da collezione. In Immortals Fenyx Rising, deciderete voi la porzione di mappa che indicherà le icone – guida. Ogni volta che vi trovate in cima a una scogliera, una statua o un edificio, potrete premere il pulsante di esplorazione per dare un’occhiata in giro (occhio di falco). Durante la scansione della mappa, il cursore si illuminerà puntando una posizione significativa, e se avete un controller questo vibrerà maggiormente quanto più si avvicina il cursore. Nel caso faccia al caso vostro potrete dunque decidere voi se rivelare il punto di interesse.

Stamina e energia vitale. Arrampicarsi in cima ai luoghi più alti del gioco, che siano pilastri, edifici o il paesaggio naturale, è peraltro anche utile poiché spesso troverete lì bottini e potenziamenti vari (vi ricorda qualcosa?!). A questo proposito, uno dei modi migliori per massimizzare la mobilità nell’ultimo titolo di Ubisoft è aumentare la resistenza, quindi nella Sala degli Dei puntate subito su Zeus e il suo fulmine. Occorrono diversi fulmini per aumentare la quantità totale di resistenza. Il modo migliore per ottenerne di più è completare le varie Cripte dei Tartari che si trovano in tutta l’isola. Potete sbloccare nuove abilità e poteri divini nella cisterna del fiume Stige, dando priorità alle abilità che aumentano la resistenza. Tenete presente soprattutto quelle che vi consentono di saltare, correre e nuotare facendo meno sforzo. Per migliorarne invece il consumo avrete bisogno di potenziare i vostri poteri divini alla Cisterna del fiume Stige. Vi consigliamo di ottenere Climb Leap, consente di viaggiare più velocemente in verticale consumando meno resistenza rispetto all’arrampicata. Glide Boost, che fa volare più velocemente e più lontano consumando meno resistenza. Swim Dash, consente movimenti più rapidi nel nuoto e minori consumi della resistenza. E’ quindi consigliabile attivare la raccolta in telecinesi nel menu Abilità, che permette di recuperare automaticamente tutti gli oggetti simili quando ne scegliete uno e tenete premuto il tasto di loot. Per ricaricare la salute in Immortals Fenyx Rising avrete bisogno dei melograni. All’inizio del gioco li troverete su piccoli altari, mentre nella Valle dell’Eterna Primavera vi imbatterete in interi boschetti di melograni con i frutti pendenti dai rami. Fermatevi e dedicate qualche minuto ad abbatterli con arco e frecce. Anche se avete salute piena, raccoglietene più che potete. Potrete usare il surplus per creare pozioni di salute nel Calderone di Circe. Per aumentare la barra vitale di Fenyx sarà invece necessario andare alla ricerca di ambrosia. All’interno della campagna di Immortals Fenyx Rising sono presenti moltissimi pezzi di Ambrosia, che andranno raccolti all’interno della vastissima mappa di gioco regione per regione. Per raccogliere questa gemma luminescente vi basterà avvicinarvi e interagirci, al fine di ottenerla. Questa serve in particolar modo per aumentare la lunghezza della vita della protagonista, rendendola più resistente e difficile da abbattere in caso di pericolo. Questo permetterà ovviamente di portare a termine con maggiore facilità i mille scontri comuni che lo sviluppatore Ubisoft ha preparato per l’occasione, nonché di superare i vari boss presenti nell’esperienza che vi daranno comunque un buon filo da torcere. Un buon modo per trovare l’ambrosia in Immortals Fenyx Rising è salire in una zona molto alta e usare la Lynx Eyesight per rivelare le posizioni dell’ambrosia. Una volta rivelati con la vista Lynx, appariranno nella bussola nella parte superiore dello schermo mentre giochi in modo che tu possa andare direttamente da loro e persino sapere quanto sono lontani. Un altro modo per recuperare la preziosa ambrosia è legato alla scheda delle attività eroiche di Hermes; in talune di queste missioni puoi ottenere Ambrosia come ricompensa per il completamento di una qualsiasi delle missioni. Questo tabellone si trova nella Sala degli Dei. Questa stanza è fondamentalmente il tuo quartier generale e dove puoi fare molte cose come migliorare le tue armi, armature ed elmi. Oltre ad Ambrosia, riceverai anche altre ricompense, quindi dovresti assolutamente svolgere tutti questi compiti di Hermes. Puoi anche ottenere Ambrosia da casse speciali, ma non dovresti concentrarti su questo metodo perché non si trova spesso nelle casse. Se ti imbatti in questi forzieri speciali, specialmente nelle Camere del Tartaro, non perdere l’occasione di aprire questi forzieri. Ci sono anche forzieri notturni specifici a cui puoi accedere da passare il tempo più velocemente in modo che diventi notte. Per migliorare la salute di Fenyx, i giocatori devono prima raccogliere alcuni pezzi di ambrosia e poi andare alla Sala degli Dei nella Valle dell’Eterna Primavera. C’è una tazza lì con un’icona rossa sopra vicino alla stazione di aggiornamento dell’equipaggiamento chiamata Kylix di Atena. Vai su di esso e premi il pulsante di interazione. La quantità di ambrosia necessaria sarà in basso a sinistra e la quantità che il giocatore avrà sarà in alto a destra. Occorrono 90 pezzi totali di ambrosia per raggiungere la piena salute. Per fortuna, ce ne sono molti più di 90 nel gioco. I giocatori possono consegnare l’ambrosia “in più” eventualmente raccolta per aumentare la loro difesa.

Potenziamenti ed armi di combattimento. Non vi dovete preoccupare troppo di aumentare la resistenza a discapito dell’attacco. Questo perchè Immortals Fenyx Rising ha fatto in modo tale che il sistema di potenziamento delle armi, dia benefici generali a tutto il personaggio. Ogni volta che potenziate un’arma, quei miglioramenti vanno a beneficio di tutta la categoria a cui appartiene. Per massimizzare il potenziale dei vostri equipaggiamenti dovrete dirigervi alla Forgia di Efesto nella Sala degli Dei. Puntate su quelli che meglio si addicono al vostro modo di giocare, che sia in difensiva oppure offensiva. Inoltre è possibile cambiare l’aspetto del vostro equipaggiamento a piacere, sistema comunemente chiamato “transomgrify“. Per farlo entrate nel menu e procedete verso l’oggetto che volete modificare e poi selezionate “Customize”. All’inizio del gioco otterrete due armi da mischia: la spada di Achille e l’ascia di Atalanta. La spada di Achille eccelle negli attacchi veloci, soprattutto quando si fà una schivata e il tempo rallenta momentaneamente. Usate la spada in situazioni in cui volete infliggere rapidamente danni ai nemici (e più piccolo è il nemico, meglio è). L’Ascia è altrettanto efficace quando si desidera causare danni da stordimento (barra blu di un nemico). I nemici con scudi deviano i colpi della vs spada ma barcollano quando colpiti con l’ascia. Assaltateli dunque con l’arma grande e si esporranno, permettendovi di infliggere colpi di spada successivi più veloci. Ad inizio gioco non disporrete di una grande forza sovrumana, dovrete infatti arrangiarvi con i deboli strumenti e poteri di cui disponete. Il vostro primo potere divino riuscirete a ottenerlo nelle prime ore di gioco, La Forza di Eracle. In questo modo la vostra forza sarà tale da poter raccogliere rocce e grandi contenitori, per poi essere capaci di scagliarli lontano. Uno dei maggiori benefici nel lanciare oggetti è la grande quantità di danno che sono capaci di provocare se diretti contro un nemico ignaro. Potere che è specialmente efficace durante le prime ore di gioco. I danni provocati dal lancio contro i nemici è enormemente amplificato da equipaggiamenti come il Mane of Pride, un elmo che causa il 150% di danni contro i nemici incolumi. Lo potete trovare nelle vicinanze del luogo in cui avete ottenuto La Forza di Eracle. A questo punto non vi manca altro che cercare un bersaglio e colpirlo con un masso in pieno viso, provocando centinaia di danni senza grandi difficoltà. Continuate a leggere per scoprire nuovi trucchi e consigli per iniziare a giocare Immortals Fenyx Rising.

Come sbloccare il viaggio rapido. Sbloccare il viaggio rapido è importante per spostarsi rapidamente da un punto all’altro della mappa. Vi basterà visitare ogni regione recandovi sulla sommità di ciascuna statua degli dei, dopo di che interagire con l’icona dell’aquila. Esplorando la mappa vi imbatterete in ulteriori punti che vi consentiranno di sbloccare dei viaggi rapidi, oltre al fatto che potete fare ritorno in qualsiasi momento presso la Sala degli dei, interagendo con l’apposita icona sulla mappa. Dalla Sala degli Dei potete potenziarvi oltre che accettare nuovi incarichi.

Come sbloccare Fosforo. Oltre alle cavalcature, nel corso dell’avventura potete sbloccare un volatile, il quale vi tornerà molto utile durante i combattimento, in quanto è in grado di scagliare delle potenti palle di fuoco contro i nemici. Appena vi recherete nella regione di Afrodite, assisterete alla caduta di un uccello dal cielo, quindi recatevi sul posto e risanatelo recuperando il cibo richiesto. La posizione del cibo è indicata sia nel radar che nella mappa, quindi una volta recuperato tornate da Fosforo per sbloccarlo. Come anticipato potete richiamare Fosforo in battaglia ma dovrete attendere un certo lasso di tempo tra un utilizzo e l’altro.

Come sbloccare le benedizioni e quali sono. Il mondo di gioco è diviso in regioni, nel corso dell’avventura farete la conoscenza di Afrodite, Ares, Atena ed Efesto. Ogni divinità vi ricompensa con 3 differenti benedizioni, dunque per sbloccarle vi basterà progredire con la trama principale per ciascuna divinità. Di seguito vi riportiamo la lista completa di tutte le benedizioni:

  • Abbraccio di Afrodite. Ricarica tutti i segmenti di salute quando la salute viene persa in combattimento.
  • Bacio di Afrodite. Subire un colpo una volta non azzera l’indicatore di combo.
  • Estasi di Afrodite. Ignora i danni del primo colpo subito dopo aver utilizzato una pozione vantaggio
  • Comando di Ares. L’indicatore di combo dura il doppio prima dell’azzeramento.
  • Valore di Ares. Il potere delle Ali di Dedalo viene ripristinato dopo una mossa finale di combo ascia o spada.
  • Furia di Ares. L’indicatore di combo ottiene un quarto livello di combo dopo 84 colpi.
  • Guida di Atena. Le frecce si recuperano al doppio della velocità.
  • Tiro di Atena. E’ possibile caricare ancora di più i colpi con arco per aumentare i danni a 106.
  • Colpo di Atena. Tiro di Atena colpisce fino a 3 nemici con il fulmine sul colpo. Il fulmine infligge 25% danni extra.
  • Scintilla di Efesto. Le schivate effettuate con tempismo perfetto creano una scintilla che infligge 112 danni ai nemici nelle vicinanze.
  • Ingegno di Efesto. Le parate effettuate con tempismo perfetto creando una violenta onda d’urto che infligge 224 danni, 336 stordimento e respinge i nemici nelle vicinanze.
  • Concentrazione di Efesto. Le mosse finali sferrano un colpo aggiuntivo che infligge 10% danni e ha una gittata extra.

Sfide della Lira. Se volete completare velocemente le Sfide mitiche della Lira in Immortals Fenyx Rising tutto quello che dovrete fare è pizzicare le sue corde nell’ordine giusto. In questa guida troverete tutte le combinazioni di note delle Lire piccole da suonare (con l’arco) su quella grande di ogni zona senza bisogno di affannarvi nella ricerca. Attenzione! le combinazioni di note che trovate di seguito fanno riferimento alle corde della Lira numerate partendo da sinistra verso destra. Completando tutte le Sfide della Lira potrete avvicinarvi al completamento delle 36 fatiche sul tabellone nella Sala degli Dei e, inoltre, riceverete tantissime Monete di Caronte che vi saranno utili per potenziare al massimo ogni abilità di Fenyx.

SFIDE DELLA LIRA SU ROCCE CADUTE. La Lira grande più facile da individuare, visto che l’isola è abbastanza piccola. Basta guardare sull’isola centrale, sopra la collinetta. Note della Lira grande su Rocce Cadute: 2, 4, 1 – 4, 3, 4, 1 – 3, 1, 2, 4, 4.

SFIDE DELLA LIRA NELLA VALLE DELL’ETERNA PRIMAVERA. Un’altra Lira grande molto facile da raggiungere, poco lontana dalla Sala degli Dei e direttamente sotto la statua di Afrodite. Note della Lira grande nella Valle dell’eterna Primavera: 4, 2, 1, 4, 2 – 3, 2, 3, 1, 4 – 2, 4, 1, 3 – 1, 3, 2, 4, 2, 1.

SFIDE DELLA LIRA NEL BOSCO DI KLEOS. Questa Lira grande si trova subito dopo la regione dei laghi, proprio sotto la statua di Atena, non dovreste avere problemi nell’individuarla. Note della Lira grande nel Bosco di Kleos: 2, 4, 1 – 1, 4, 3 – 2, 1, 3, 4.

SFIDE DELLA LIRA NELLE TERRE DELLA FUCINA. Anche questa Lira grande è vicina alla statua della divinità di quest’area: Efesto. Planate dalla sua statua per raggiungerla in mezzo ad un edificio semidistrutto (un po’ come tutto in questa zona). Note della Lira grande nelle Terre della Fucina: 1, 4, 1, 3 – 3, 2, 1 – 1, 3, 2, 3.

SFIDE DELLA LIRA NELLA TANA DELLA GUERRA. La Lira Grande è vicina alla statua di Ares. Anche in questo caso basta salire sulla statua per individuarla senza problemi. Note della Lira grande nella Tana della Guerra: 3, 1, 1, 2, 4, 3 – 2, 1, 3, 2, 3, 4 – 1, 1, 4, 2, 3 – 2, 3, 1, 4, 2, 4.

SFIDE DELLA LIRA NEL PICCO DEL RE. Questa regione sarà accessibile solo durante le ultime fasi di gioco, dovrete prima salvare tutte le divinità dell’isola centrale. Una volta fatto avrete accesso al Picco del Re (in realtà se potenziate la resistenza potreste arrivarci anche prima). Muovervi su questa montagna però sarà complesso perchè il freddo ridurrà proprio la resistenza lasciandola a zero e senza possibilità di eseguire azioni. La lira grande però si trova vicino alla statua di questa zona, raggiungibile senza dover per forza accendere tutti i fuochi e salire in cima al picco. Note della Lira grande sul Picco del Re: 2, 2, 4, 2, 3 – 3, 4, 4, 2, 3 – 1, 4, 2, 3.

Soluzione di Immortal Fenyx Rising. Di seguito riportiamo una playlist video che illustra come affrontare tutti i livelli presenti in Immortal Fenyx Rising. Per accedere ad un determinato capitolo della video guida:

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Immortal Fenyx Rising: Mappe complete. Di seguito riportiamo una guida ai collezionabili presenti in Immortals Fenyx Rising con le mappe complete per trovare ogni punto di interesse del gioco sulla mappa. Se non avete voglia di usare la vista acuta per segnare sulla mappa ogni cripta, ogni lira, ogni scrigno e ognuno dei numerosissimi luoghi nascosti nel divino universo di Fenyx. Cominciamo con una panoramica generale su tutto il mondo di Immortals Fenyx Rising, chiamato Isola d’Oro, in modo da scoprire ogni regione del gioco. La mappa è divisa in 7 sezioni differenti, ognuna con le sue particolarità e sfide.

  • Rocce cadute: il piccolo arcipelago iniziale in basso al centro;
  • Valle dell’eterna primavera: la regione di Afrodite in basso a sinistra;
  • Tana della guerra: la regione di Aresa in basso a destra;
  • Porte del Tartaro: la regione finale al centro;
  • Bosco di Kleos: la regione di Atena in alto a sinistra;
  • Le terre della fucina: la regione di Efesto in alto a destra;
  • Picco del re: la regione di Zeus in alto al centro.

ROCCE CADUTE. Tutti i punti di interesse presenti in Rocce Cadute. Vi consigliamo di affrontarli subito tutti in modo da essere ben preparati ed equipaggiati per le altre regioni.

VALLE DELL’ETERNA PRIMAVERA. Tutti i punti di interesse disponibili nella Valle dell’eterna primavera. Andate subito alla Sala degli Dei per potenziarvi e soprattutto alla Statua di Afrodite per liberare la mappa dalle nuvole.

TANA DELLA GUERRA. Tutti i punti di interesse che trovate nella Tana della guerra, anche qui, vi consigliamo di recarvi subito alla Statua di Ares.

PORTE DEL TARTARO. Prima di esplorare per bene questa regione dovrete completare tutte le altre. Richiede un buon equipaggiamento e vari livelli di potenziamento, quindi aspettate prima di fiondarvi in questa zona. Ecco tutti i collezionabili de le Porte del Tartaro.

BOSCO DI KLEOS. Tutti i punti di interesse che trovate nel Bosco di Kleos, la Statua di Atena è una delle location da raggiungere per prima.

LE TERRE DELLA FUCINA. Tutte le location de Le terre della fucina, prima di esplorarla fate una tappa alla Statua di Efesto.

PICCO DEL RE. Il picco del re e i suoi punti di interesse potranno essere esplorabili in un secondo momento, prima della regione finale. Una volta arrivati, la Statua di Zeus è caldamente consigliata come prima location da visitare.

Guida alle cavalcature di Immortal Fenyx Rising. Se camminare fosse l’unica opzione praticabile per spostarsi nei giochi open world, raddoppierebbe o triplicherebbe il tempo necessario per completarlo. Fortunatamente, la maggior parte dei giochi offre una sorta di veicolo o animale che accelera il processo di passaggio da A a B, e Immortals Fenyx Rising non è diverso. All’interno della mappa di gioco sono presenti 26 destrieri di cui uno leggendario (più due cavalcature bonus, ndr), per addomesticarli è semplice: basterà avvicinarvi ad essi cautamente e con pazienza, una volta arrivati abbastanza vicino vi basterà premere il tasto indicato a schermo e la cavalcatura sarà vostra. Durante l’avvicinamento all’animale potrebbe comparire un ! quando apparirà dovrete immediatamente fermarvi finché non scomparirà, a quel punto potrete ricominciare l’avvicinamento furtivo e lento verso l’animale. Potrete in alternativa sviluppare l’abilità fosforo e diventare momentaneamente invisibili, così da essere sicuri al 100% di completare la cattura senza dover seguire tutta la procedura di avvicinamento furtivo descritta in precedenza. Dotarvi dell’abilità del Mantello di Fosforo richiede 8 monete di Caronte con essa potete diventare invisibili e quindi avvicinarvi ai cavalli senza spaventarli. Di seguito riportiamo, suddivise per area di gioco, tutte le cavalcature e per ognuna di esse verrà riportata: il nome dell’animale, la frase esso associata,  la posizione sulla mappa, la sua immagine e il grado di resistenza.

  • Rocce cadute.
    • Laurio. Lucente come l’argento appena coniato, è una fortuna trovare Laurio. Barre resistenza: 3.
  • Valle dell’eterna primavera.
    • Anemone. I semi del fiore di anemone vengono trasportati dal vento e germogliano. Questa cavalcatura è nata in un campo pieno di fiori. Barre resistenza: 1.
    • Seppia. Qualunque sia l’ostacolo, fisico o meno, questo cavallo ti porterà dove devi andare. Barre resistenza: 1.
    • Porpora. Qualcuno ha tinto di porpora questa maestosa creatura? O è semplicemente nata con questo aspetto favoloso? Barre resistenza: 3.
    • Cipresso. Un simbolo di Artemide, dea della caccia, questa pacifica creatura attraverserà tranquillamente le foreste ombrose. Barre resistenza: 1.
    • Saetta. Se vuoi arrivare in fretta, cavalca Saetta. Barre resistenza: 1.
    • Indica. Le origini di Indica sono misteriose tanto quanto la sua incredibile colorazione. Barre resistenza: 3.
    • Alabastro. Questo cavallo è splendente e limpido come il giorno più sereno dell’anno. Cavalcarlo è una vera gioia. Barre resistenza: 2.
  • Tana della guerra.
    • Musa. Questo bizzarro cavallo non può essere originario dell’Isola d’Oro. Chi o cosa ha portato questa piccola meraviglia sull’isola?.  Barre resistenza: 2.
    • Modello. L’Eracle dei cavalli, questo destriero può portare il peso di cinque mortali. Se però serve andare veloci, meglio che ne abbia in groppa uno solo. Barre resistenza: 3.
    • Cratere. Può essere più difficile individuarlo dopo il tramonto, ma questo fedele destriero ti troverà quando avrai bisogno di lui. Barre resistenza: 2.
    • Etone. Unica luce nella notte più buia, Etone attraversa l’isola come una cometa fiammeggiante. Barre resistenza: 3.
  • Bosco di Kleos.
    • Eterno. Brillante ed eterno, l’oro della pelle di questo cervo condurrà il suo padrone verso giorno più luminosi. Barre resistenza: 2.
    • Itea. Il bagliore argenteo del salice nasconde lo sguardo vigile di Itea, silenziosa dietro le foglie. Lei ti vede, ma tu riesci a vederla? Barre resistenza: 1.
    • Guardiano. Nell’età dell’oro regnavano pace, prosperità e armonia. E l’ormai raro Guardiano era lì a proteggere la pace. Barre resistenza: 3.
    • Argento vivo. Come il mercurio è noto per la sua mobilità, così è veloce Argento vivo. Barre resistenza: 1.
    • Speronella. Questo cucciolo non è saldissimo sulle gambe, ma diventa subito amico di creature grandi e piccole. Barre resistenza: 2.
    • Sheena. In base alla posizione del sole nel cielo, il manto di questa creatura brilla come polvere d’oro. Barre resistenza: 2.
  • Le terre della fucina.
    • Xenippo. Sebbene un po’ bizzarro e non molto dinamico, questo cavallo conosce i percorsi più panoramici dell’isola. Barre resistenza: 1.
    • Antikythera. Preciso come un ingranaggio, questo cavallo arriverà quando ne avrai bisogno. Speriamo solo che non si arrugginisca sotto la pioggia. Barre resistenza: 3 (il nome di questo cavallo richiama uno dei più suggestivi e misteriosi ritrovamenti archeologici della storia: la macchina di Anticitera).
    • Cristallino. La struttura marmorea di questo cavallo è un’opera d’arte, come se fosse stata realizzata dalle mani di un esperto scultore. Ma niente paura, è veloce come il resto della mandria. Barre resistenza: 2.
    • Croma. Cos’hai intravisto con la cosa dell’occhio? Era Croma, che sfrecciava sul crinale di una collina per poi scomparire alla vista. Barre resistenza: 2.
  • Picco del re.
    • Elleboro. Elleboro, che prende il nome dalla pianta velenosa che si dice curi la pazzia, è una vista rara nelle foreste dell’Isola d’oro. Barre resistenza: 1.
    • Asfodelo. Come uno spirito spettrale nei Campi Elisei, questo cervo si muove come un’ombra, in in un luogo e in un altro nello stesso momento. Barre resistenza: 3.
    • Ptilone. Non è facile sorprendere gli abitanti dell’Isola d’oro, ma dal suo arrivo questo cavallo colorato è diventato un’attrazione turistica. Barre resistenza: 3.
  • Cavalcature ricompensa.
    • Primavera. Quando un arcobaleno benedice il cielo, è bello sapere che Primavera è nelle vicinanze. Barre resistenza: 3. Primavera è la ricompensa della quest “Il futuro è nella musica”. Si tratta dell’atto finale della missione “Una storia di fuoco e fulmini”, disponibile a tutti quelli che hanno preordinato il gioco.
  • Cavalcature Bonus. In Immortals Fenys Rising sono disponibili anche altre cavalcature non presenti direttamente sulla mappa di gioco.
    • Abisso. Guardare intensamente negli occhi questo destriero potrebbe attirare il suo cavaliere in un altro mondo. Ma anche se entri nel vuoto, Abisso ti seguirà.. Barre resistenza: 3. Abisso fa parte del pacchetto di skin ispirate alla figura di Ade. E’ disponibile per tutti i giocatori che hanno acquistato il season pass.
    • Profezia. Come Apollo agisce da emissario tra dei e uomini, così fa questo cavallo. Colma il divario tra la determinazione dei mortali e la velocità degli dei. Questo cavallo può essere acquistato al “Mercato piè veloce” nella Sala degli Dei – potremo trovare in vendita anche altre cavalcature e resteranno disponibili per un tempo limitato.

Fonti:

(By Simoncina)