Pollice verde

Delosperma.

Generalità. Delosperma è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Aizoaceae il cui nome deriva dal greco dèlos (visibile) e spèrma (seme) questo perché le capsule dei semi quando sono aperte lasciano completamente in vista i semi, dato che sono sprovviste di coperture membranose presenti in altri generi della famiglia. Originaria del Sudafrica, è una pianta succulenta nana molto ramificata; la sua fioritura molto abbondante produce fiori di colore bianco, giallo, fucsia e rosso. È particolarmente adatta ad essere coltivata in giardini rocciosi; le sue specie possono essere sia perenni sia biennali. Se state cercando una pianta che fiorisce a lungo, il Delosperma è ciò che fa per voi! Si tratta di una pianta che fiorisce continuamente per mesi, da maggio fino all’inverno, praticamente finché splende il sole. Sono piante molto tolleranti alle malattie e resistenti: in giardino posso essere utilizzate nelle aiuole o come tappezzanti ma possono essere coltivate con successo anche in vaso, per dare un tocco di colore al terrazzo. A seconda della specie, i fiori hanno colori molto vivaci e sono particolarmente graditi a farfalle, api e altri impollinatori. Una particolarità di questi fiori è che di notte si chiudono, per poi riaprirsi quando spunta il sole.

Il Delosperma è una pianta poco esigente e molto resistente. Preferisce posizioni assolate e in inverno non teme il freddo: vengono chiamate anche “piante di ghiaccio”. Non richiede terreni particolarmente ricchi, ma è importante che siano ben drenati, poiché questa pianta non tollera i ristagni d’acqua. È molto tollerante alla siccità e può rimanere senza anche per lunghi periodi: come succede per molte succulente, è più facile che nascano problemi per un accesso di acqua che non per una sua mancanza. Perciò è importante avere un terreno drenante e irrigare il Delosperma soltanto nella bella stagione e quando è necessario, per poi sospendere in inverno. In assenza di piogge, possiamo irrigare il Delosperma due volte al mese, avendo cura di bagnare il terreno in profondità e di attendere che sia bene asciutto prima di procedere con una nuova irrigazione. Se il caldo estivo è intenso o c’è molto vento, meglio irrigare ogni sette giorni. In caso di coltivazione in vaso, svuotate sempre il sottovaso dall’acqua in eccesso. La pianta non richiede ulteriori cure, se non togliere gli eventuali fiori appassiti, per favorire la nascita di nuovi e fornire un fertilizzante liquido per stimolare le fioriture se è coltivato in vaso. La pianta in breve tempo tende a tappezzare le aiuole dei giardini rocciosi e il vaso in cui viene allevato. La parte aerea della pianta è composta da rametti cilindrici variamente ramificati e ricoperti da tantissimi foglie carnose di colore verde brillante. In sintesi. Il delosperma richiede una coltivazione in terra concimata mista a sabbia e ghiaia in modo da consentire un buon drenaggio. La posizione dovrà essere in pieno sole. Le annaffiature dovranno essere molto abbondanti in estate, mentre in inverno dovranno essere molto diradate e non sospese del tutto, come succede nella maggior parte di piante succulente, mantenendole ad una temperatura non inferiore ai 7 °C; la sua moltiplicazione avviene quasi esclusivamente per talea, vista la facilità con la quale i ramoscelli attecchiscono.

Terriccio. La maggior parte delle specie non ha particolari esigenze in fatto di terriccio, esse tendono ad adattarsi magnificamente a vari tipi di substrato, tenendoli in terreni poveri e magri avremmo piante più piccole, non dobbiamo pensare che la pianta in questo caso sia per così dire “maltrattata”, ma essa è come quei pini che nelle nostre alpi sono caduti un po in disgrazia crescendo tra le rocce anziché nel bosco, ed assumono un caratteristico aspetto bonsai. Per alcune specie invece è importante dare loro un “terreno” sassoso (Delosperma longipes ), queste sviluppano delle carote o se vogliamo dei piccoli caudici sotterranei e vegetano esclusivamente nel periodo che va dall’autunno agli inizi della primavera, dopodiché rimangono all’esterno del terreno solo dei lunghi steli che sembrano secchi del tutto. Un’altra specie da indicare come delicata per il terreno è Delosperma esterhuyseniae, esso è spesso abituato a vegetare in rocce verticali , forma delle piccole carote che si sviluppano all’interno delle fessure sulla roccia, ha quindi bisogno di un terreno molto sassoso, anche questa specie vegeta preferibilmente nella stagione invernale, è una specie nana.

Fioritura. Fiorisce abbondantemente per tutta l’estate la fioritura molto abbondante produce fiori di colore bianco, giallo, fucsia e rosso.

Esposizione. Ama i luoghi luminosi e soleggiati per molte ore al giorno e al riparo dal vento.

Terreno. Predilige terreni sciolti e ben drenati meglio se misti a sabbia o a ghiaia.

Annaffiature. Bagnare il terreno in profondità, attendendo che sia ben asciutto prima di procedere con una nuova irrigazione. Quando il caldo è intenso, o se le piante si trovano in luoghi particolarmente ventosi, è necessario bagnarle ogni sette giorni. Per le piante allevate in vaso si consiglia di svuotare il sottovaso dall’acqua.

Concimazione. In estate, ogni 15 giorni, somministrare del concime liquido, specifico per piante grasse, opportunamente diluito nell’acqua di irrigazione.

Moltiplicazione. Si propaga per seme, per talea apicale e per divisione dei cespi. La riproduzione per talea è la tecnica più seguita e si effettua dalla primavera fino a ottobre, prelevando le parti apicali della pianta lunghe circa 10 centimetri. Le talee vanno poi messe a radicare in un miscuglio di sabbia e torba.

Rinvaso. La Delosperma tende in poco tempo ad occupare tutto lo spazio disponibile pertanto ogni va rinvasato in un contenitore più grande del precedente soprattutto quando le radici escono dai fori di drenaggio dell’acqua delle annaffiature.

Malattie, parassiti e cure. La Delosperma è una pianta che soffre il marciume delle radici causato dal ristagno idrico; temi gli afidi se il clima è eccessivamente umido. Per favorire l’emissione di nuovi fiori si consiglia di recidere quelli appassiti.

(By Chiaretta)